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Dalla Cina antica al Messico moderno, i muri più famosi nella storia dell'umanità

Appena insediatosi alla Casa Bianca, il presidente Donald Trump ha annunciato la prossima espansione del muro al confine tra Stati Uniti e Messico: una drastica soluzione ai problemi dell'immigrazione e della sicurezza che ha acceso il dibattito sulla necessità e il significato di chiusura in una società globale che dovrebbe essere quanto più accogliente e inclusiva possibile. L'idea di barriera appare infatti retaggio di un tempo antico, di un mondo diviso in cui difendersi dai nemici esterni era la regola aurea per sopravvivere. La storia conserva le vestigia di questo passato, opere monumentali disseminate in tutto il mondo che ancora oggi è possibile vedere: ecco alcuni esempi celebri ed emblematici di mura costruite dall'uomo nel corso dei secoli.

 

Il Vallo di Adriano
Al confine tra Scozia e Inghilterra si trovano i resti dell'imponente fortificazione fatta erigere dall'imperatore Adriano nella prima metà del II secolo d. C. per rafforzare il confine settentrionale dell'Impero romano e contrastare le incursioni delle popolazioni locali. Lungo i suoi 120 chilometri, che tagliavano in due parti l'isola, sorgevano fortini, torrette, un fossato e un sistema di doppie palizzate che lo rendevano una barriera invalicabile.

 

Le mura di Gerusalemme
Fin dai tempi del re Davide la Città Santa era provvista di alte mura che preservavano il nucleo della sua parte più antica, quella costruita sul monte Sion. Un valore particolare aveva il muro di cinta occidentale, messo a protezione prima del Tempio di Salomone, poi distrutto dal re babilonese Nabucodonosor II alla fine del VI secolo a. C., e quindi del Secondo Tempio, abbattuto dai Romani durante le guerre giudaiche. Ciò che resta di quella parete di pietra è il famoso Muro del Pianto, diventato uno dei luoghi di preghiera più importanti nella religione ebraica e al centro di tensioni e rivendicazioni tra arabi e israeliani.

 

Babilonia dalle cento porte
La meravigliosa capitale del regno babilonese, il cui nome significava “Porta di Dio”, era circondata da una spessa cinta muraria. Secondo il racconto dello storico greco Erodoto, curioso viaggiatore e testimone oculare, l'opera era alta 105 metri e spessa 25, una costruzione mastodontica nella quale si aprivano cento porti bronzee riccamente decorate: una di queste, la Porta di Ishtar, è stata ricostruita fedelmente al Pergamon Museum di Berlino e il suo splendore è tale che non stupisce se le mura di Babilonia in origine erano state incluse tra le sette meraviglie del mondo antico.

Il Muro di Berlino
Il simbolo della guerra fredda, una barriera insensata non solo dal punto di vista politico ma anche urbanistico ed estetico, con le sue pareti grigie coronate dal filo spinato. Il Muro di Berlino nasce il 13 agosto 1961 per separare le due sfere di influenza della città e dell'Europa stessa, da una parte la Germania socialista, la DDR, dall'altra quella capitalista, la FDR: la cortina di ferro iniziava qui, dalla capitale tedesca e dai suoi milioni di abitanti arbitrariamente divisi. Il muro durò quasi trent'anni, fino a una notte di novembre del 1989, quando venne attraversato da una folla di berlinesi dell'Est increduli ma determinati. Oggi quel che ne rimane è coperto dai colori e dalle scritte dei writer e rappresenta il tramonto definitivo di un'epoca.

La Grande Muraglia cinese
Non poteva mancare la fortificazione più grande del pianeta, l'unica opera dell'uomo visibile dallo spazio. È una gigantesca muraglia lunga oltre 6.000 chilometri innalzata in Cina dal sovrano Chin Shih-Huang due secoli prima di Cristo per proteggere il suo regno dalle scorribande delle popolazioni nomadi che venivano dal Nord dell'Asia. Ci vollero otto anni per completare il primo tratto, ma la sua completa edificazione continuò per circa un millennio: era provvista di torri di guardia, contrafforti e di una strada creata per permettere ai messaggeri di percorrere velocemente le distanze in caso di pericolo. Il muro assolse il suo compito difensivo solo temporaneamente, perché già nel Duecento le tribù mongole di Gengis Khan lo valicarono e invasero l'Impero Celeste.