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Cognizione (di causa), un ciclo di incontri tra scienze cognitive e filosofia

Le scienze cognitive sono un settore relativamente giovane, nato e cresciuto nel Novecento, quando l'evoluzione tecnologica ha permesso di scoprire molte nozioni sui meccanismi del cervello fino ad allora sconosciute. Neuroscienze, psicologia cognitiva, intelligenza artificiale, psicolinguistica sono alcune delle discipline che costituiscono l'universo cognitivo, quello che Umberto Eco aveva indicato come una delle strade più feconde della ricerca filosofica presente e futura.

Proprio questa indicazione è il punto di partenza per l'edizione 2016 della manifestazione Che cosa fanno oggi i filosofi?, ideata a Cattolica ventisei anni fa da Marcello Di Bella – ancora oggi il suo curatore – e che ha visto partecipare nel corso dei decenni grandi intellettuali come Norberto Bobbio, Emanuele Severino o Gianni Vattimo. Quest'anno il titolo della rassegna è Cognizione (di causa) e vede impegnati, in un lungo ciclo di dibattiti e incontri, accademici di materie tra loro molto diverse ma legate dal filo rosso della filosofia della mente e del funzionamento del pensiero umano.

L'inaugurazione è domenica 23 ottobre, con la presentazione del volume La causalità di Federico Laudisa, docente di Logica e Filosofia della scienza all'Università Bicocca di Milano. Dopodiché si alterneranno sul palco della manifestazione filosofi, come Armando Massarenti, direttore del Domenicale de “Il Sole 24ore”, psicologi, come Paolo Legrenzi, uno dei maggiori esperti di psicologia cognitiva a livello internazionale, linguisti, filologi, classicisti ed esperti di diritto.

Si parlerà per esempio dei rapporti tra cervello e linguaggio, di come la ragione riesce a smontare gli inganni letterari, della donna protagonista di una nuova teoria della soggettività umana e della cognizione di causa dal punto di vista penale e filosofico.

Un programma intenso, durante il quale la filosofia metterà in campo tutte le sue armi critiche per spiegare i mutamenti cognitivi a cui è sottoposto l'uomo nell'epoca della così detta “quarta rivoluzione industriale”, delle pervasive tecnologie digitali e delle grandi trasformazioni sociali.

 

Un interessante contributo per comprendere i fondamenti della psicologia cognitiva nell'intervento di Paolo Legrenzi